MIDI: Il museo del fumetto in Sardegna

Clicca qui per l'articolo sul canale YouTube itriART

...Sapevate che in Sardegna esiste  un museo dedicato al fumetto?

L'itinerario d'arte di oggi fa tappa nel cuore del Guilcer, fra le antiche case in basalto nero e le querce frondose sorge, infatti, a Norbello il MIDI, il Museo dell'Immagine e del Design Interattivo.

Questo particolare centro museale si trova nella via San Giovanni all’interno della struttura dell’ex caseificio ristrutturata 15 anni fa, e, grazie ad un finanziamento della programmazione territoriale, è accompagnato, dall’aprile scorso, dal Parco del Fumetto, un grande giardino istoriato da un grande murale realizzato da Dino Sechi raffigurante i protagonisti dei più celebri fumetti italiani e le statue dei principali personaggi dei Peanuts, che vanno così a realizzare un parco a tema.


Con la collaborazione della BIC Italia, agenzia di licenze che da 30 anni gestisce e controlla diritti d’autore, il MIDI ospita ora una fantastica mostra temporanea dedicata ai Peanuts nati dall'ingegno e dalla sensibilità di Charles M. Schulz 

 

Charles M. Schulz il cui soprannome è Sparky, sin da bambino ama realizzare fumetti ed è incoraggiato in questo sia dai genitori che dallo zio, il quale gli da questo soprannome, a cui l’autore tiene tantissimo, rispondendo ad esso come ad un nome proprio a tutti gli effetti.

La prima striscia uscirà su alcuni quotidiani statunitensi come il Washington Post e il Chicago Tribune il 2 ottobre del 1950 e presenta una linea grafica diversa da quella cui siamo abituati a pensare: Charlie Brown ha la testa ovale, come una palla da rugby -ricorda molto Stewie Griffin, forse una citazione? Ndr-

Non ha ancora la sua maglia a zig-zag, che sarà poi o gialla, o rossa, quando è a colori. 

Schulz racconta nei Peanuts storie in cui i protagonisti assoluti sono i bambini.

Gli adulti non compaiono mai, tranne in qualche scena dove si vedono solo fino alle ginocchia, oppure se ne sentono nei cartoni animati le voci indistinte, ma non si capisce mai che cosa dicano. 

I destinatari delle strisce di Sparky sono sia i bambini che agli adulti; i vari personaggi dei Peanuts, come noto, hanno una caratterizzazione psicologica forte, il che permette all’autore – anche con poche scene o battute – di raccontare sensazioni o porre questioni di spiccata sensibilità.

Un esempio di questo è il personaggio di Lucy, con la quale fa il suo ingresso nell’opera la psicanalisi.

Quanto a Snoopy, come precisamente raccontatomi dalla bravissima Daniela, responsabile e curatrice della mostra e del Museo, tra le tante curiosità e caratteristiche, possiamo segnalare che le emozioni del famoso bracchetto sono raffigurate con punti di esclamazione e punti interrogativi nel ballon del discorso diretto, mentre nei baloons tracciati "a nuvoletta" troviamo i suoi pensieri, anche quando traduce per noi il "parlato" del piccolo Woodstock

Snoopy si distingue tremendamente per la sua “indipendenza” dal padrone, Charlie Brown, e sembra in questo che Schultz lo abbia voluto caratterizzare con una personalità decisamente felina e un po'anarchica.

 

Molto toccante è l’addio dell’autore, che muore il 14 febbraio del 2000 e che, il giorno prima, scriveva quanto segue:

 

Cari Amici,

 

ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant’anni.

 E’ stata la realizzazione del mio desiderio d’infanzia.

 

Sfortunatamente, la mia situazione non mi permette più di disegnare una striscia ogni giorno. La mia famiglia non vuole che nessun altro continui a disegnare i Peanuts al posto mio e per questo devo annunciare il mio ritiro.

 

Sono grato ai miei editori per la fedeltà che mi hanno dimostrato in tutti questi anni e ai fan dei miei fumetti per l’affetto e il sostegno che mi hanno dato. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… come potrò mai dimenticarli…»

 

CHARLES M. SCHULZ

 

 

La mostra continua in un piano sottostante con numerose collezioni di fumetti occidentali e orientali: Alan Ford, Tex, Topolino, Lady Oscar, Georgie

 

Il MIDI costituisce un vero gioiello, per la sua cura e originalità e contesto, nel panorama culturale della Sardegna; per questo merita davvero una visita, per appassionati di fumetto e non.

 

 

 

 

 

 

 

 

Commenti