Il Guggenheim Museum di New York: senza muri, senza ombre, scolpito di luce

di e con Federica Maria Itria Scano

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L'itinerario d'arte di oggi si svolge a New York, lungo la 5th Avenue, nel miglio dei musei. 

Esploreremo insieme la cultura, la filosofia, lo slancio storico che ha portato la nascita del Solomon R. Guggenheim Museum.

La struttura è stata realizzata nel 1937 per il progetto di Frank Lloyd Wright il quale ha ideato una costruzione che fosse diversa rispetto all’urbanistica newyorkese.

Noi ci troviamo, infatti, all’interno di luogo atipico, ovvero lungo una rampa elicoidale che costituisce un continuo spazio espositivo in cui trovano giusta collocazione le opere in una totale soluzione di continuità: non vi è infatti alcun muro.

l'interno del museo con la rampa elicoidale

Lo spazio espositivo ha dunque una forma circolare che si pone in aperto contrasto con il verticalismo dei grattacieli, espressione questi del capitalismo occidentale in quanto affondano le radici su basamenti per esprimersi come parallelepipedi, verso l’alto.

Nulla, in questa imponente struttura “a molla” sembra essere stata lasciato al caso:

alla morte di Lloyd Right, James Johnson Sweeney, direttore del museo, si rivolse all’American Lightning Corporation per migliorare l’esperienza espositiva, proponeva, in termini di luminosità di ottenere un sistema di aperture, persiane e dispositivi appositamente progettati.

l'oculus

Le balconate che percorrono il perimetro della rampa elicoidale si affacciano sul volume di questa sorta di cilindro di luce, scolpito dall’apertura della volta, l’oculus, costituita da 12 spicchi. In vetro e acciaio, a loro volta formati dalla combinazione di molteplici elementi geometrici: il cerchio, il triangolo, il trapezio, l’arco.

Il tutto all’interno dello spazio museale che appare così inondato di luce naturale, senza ombre. Grazie ad un sistema di dispositivi appositamente ideati, le opere appaiono come “fluttuare” in una parete di luce.

il Solomon R. Guggenheim di NYC

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…Vi do appuntamento al prossimo itinerario d’arte, sempre qui sulla 5th Avenue, lungo il mile of museums.

A presto!